Ci sarà il test di medicina o sarà sostituito da una qualche riforma? Troveremo ancora la banca dati, un doppio test, il TOLC-MED o un nuovo test unico a settembre? Districarsi in mezzo a tutte le chiacchiere non è facile.
Partiamo dalle certezze, alla fine di gennaio 2025 cosa sappiamo sull’ingresso a medicina?
Ad oggi il test è una certezza. C’è una legge, c’è una riforma fatta nei decenni passati e la modalità di accesso al corso di medicina è chirurgia è tramite un test nazionale. Di anno in anno possono essere cambiati alcuni dettagli sul test, tramite i decreti ministeriali. Il test rimane una certezza fin quando non vi è una legge che lo sostituisce.
Ad oggi è anche in discussione una riforma, se venisse approvata modificherebbe il test come è stato fatto fino al 2024 posticipandolo di alcuni mesi. Dopo una prima approvazione in Senato, la riforma è bloccata alla Camera da diversi mesi.
E fin qui ci sono le certezze. Ma quindi possiamo aspettarci un test d’ingresso per medicina anche nel 2025 o c’è la possibilità che la riforma in discussione entri in vigore prima di settembre?
Come anticipato la riforma sul semestre unico è attualmente bloccata, ma anche nel caso in cui la Camera approvasse la riforma senza modifiche questa non sarebbe altro che una legge delega al governo, che avrà poi il compito di scrivere effettivamente la riforma vera e propria.
Questa è anche la ragione per cui c’è molta incertezza sul presunto semestre unico, perché attualmente c’è un impianto a grandi linee della riforma, ma non sono affatto chiariti una miriade di dettagli. Nelle situazioni specifiche dovrà – eventualmente – entrare il governo a seguito dell’approvazione della legge delega, ma niente sembra andare in questa direzione.
Per il 2025 ci si aspetta quindi un test di medicina, ma anche in questo caso i dettagli non sono chiari: negli ultimi 3 anni il test d’ammissione è stato modificato ben 3 volte. Nel 2022 si è avuto un test unico nazionale, nel 2023 un Tolc-Med con doppio test e nel 2024 un doppio test con banca dati.
Nonostante la banca dati abbia dimostrato una scarsa efficienza con dati statistici completamente sballati, la Ministra Bernini ha affermato che è stata un grande successo e un’innovazione positiva.
E’ quindi possibile – ma tutt’altro che certo – che anche nel 2025 avremo un test con banca dati. A suffragare questa ipotesi c’è anche il fatto che le banche dati del 2024 sono state rimosse dai siti ufficiali controllati del Ministero dell’Università.
Sarà un test unico o un doppio test? Sempre stando all’entusiasmo della ministra nell’anno appena passato è possibile immaginare che verrà ripetuta la formula del doppio test. Con febbraio alle porte, anche immaginare le date non è poi così difficile.
Il decreto ministeriale deve essere pubblicato almeno 60 giorni prima del test. Questo significa che se fosse pubblicato domani si arriverebbe dritti dritti a metà aprile, ma siccome non ci si aspetta una pubblicazione così imminente è probabile che il primo test sarà tra la fine di aprile e la prima metà di maggio.
Ovviamente un test a giugno è escluso per via degli esami di maturità, escludendo anche agosto quando l’intera macchina governativa è in vacanza, non rimane che un test nella seconda metà di luglio.
L’alternativa sarebbe un test (unico o il secondo) a settembre, ma soprattutto i rettori delle varie università sembrano aver apprezzato i test anticipati e quindi un test a settembre sembra un’opzione non impossibile, ma improbabile.
Tuttavia – se il decreto per il test di medicina non dovesse essere pubblicato nel mese di febbraio o nei primi giorni di marzo – un test unico a settembre diventerà l’unica opzione percorribile. A meno di una doppietta inedita con test a luglio e settembre.
Migliaia di studenti hanno già iniziato la loro preparazione, ma in ogni caso nei prossimi 45 giorni la situazione sarà molto più chiara. Perché anche un’assenza di comunicazioni da parte di Parlamento e Governo spingeranno inevitabilmente verso una delle situazioni sopra descritte.