Trucchi di memoria: paradosso, azione, vivido

Trucchi di memoria: paradosso, azione, vivido

Oggi parliamo di una delle tecniche più utili nel campo della memoria e di come sfruttarla per imprimere rapidamente nella nostra mente dei concetti che altrimenti richiederebbero ripetizioni su ripetizioni per essere assimilati. La cosa più bella della tecnica P.A.V. (Paradosso, Azione, Vivido) è la “versatilità”: se padroneggiata correttamente infatti è applicabile in qualunque circostanza.

Per rendere la tecnica efficace, è fondamentale che il collegamento mentale sia creato seguendo tre criteri fondamentali, che si possono riassumere nell’acronimo P.A.V.:
– Paradosso: il nostro cervello si concentrerà molto più facilmente su ciò che non rientra nella quotidianità, ma su cose ed eventi particolari e strani.
– Azione: associare il movimento al paradosso stimolerà maggiormente il nostro processo mnemonico rispetto a quanto farebbero delle “immagini statiche” che invece si dimostrano fautrici di connessioni più deboli.
– Vivido: in poche parole il concetto di “vivido” è direttamente proporzionale alla stimolazione dei 5 sensi che riusciamo ad imprimere nella nostra “storiella”.

Quindi dovremo immaginare una sequenza in movimento (azione) in cui succedono cose paradossali (paradosso) e che siano per noi vivide (vivide).

Un esempio che potremmo utilizzare per la memorizzazione delle varie tappe della mitosi potrebbe essere: rientrando a casa (azione), sento un buon PROfumo (profase). Mia madre ha fatto una torta di MEle (metafase) ed io ne vado pazzo. Purtroppo è ancora calda e nell’attesa che si raffreddi decido di mangiare una banANA (anafase) e sfogliare le ultime stories su instagram dal mio TELefono (telofase).

Nel mio caso, un’immagine così costruita resterà molto più facilmente impressa nel tempo proprio perché colpisce i miei gusti personali (le torte di mele sono uno tra i miei dolci preferiti, mentre le banane sono uno dei pochi frutti che mangio con piacere. Instagram invece fa ormai parte della nostra quotidianità, quindi non potevo non metterlo in mezzo).

 

Attenzione! Quella scritta sopra non è una semplice mnemofrase da imparare a memoria, sarebbe infatti lunga e sconveniente da ricordare, ma è necessario visualizzare l’azione raccontata. Questo concetto può essere applicato indifferentemente, qualunque sia l’argomento che vogliate memorizzare, a patto che la “storia” raccontata rappresenti quelli che sono i nostri interessi personali. Ora sta a voi trovare la vostra frase d’impatto. L’unico limite è la vostra immaginazione!

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