Machiavelli un giorno scrisse: “Nessuna grande conquista è stata realizzata senza correre dei rischi“. Niente di più vero. Vale anche per medicina: se si vuole diventare dei professionisti della salute che salvano vite umane bisogna essere disposti a scalare la più alta delle montagne: i libri.
La facoltà di medicina oltre che per il severissimo test è famosa per le centinaia di pagine da studiare ogni semestre: anatomia, biochimica, farmacologia, microbiologia… insomma, ce n’è per tutti! Ma è davvero possibile memorizzare una così spinta mole di informazioni nel poco tempo di una sessione? Più o meno. Per essere medici bisogna, sì, avere buoni doti mnemoniche, ma non è tutto: già dal primo anno ci si rende conto di come sia impossibile memorizzare il libro di istologia ed embriologia per un esame di “soli” 6 CFU, bisognerebbe investire tutto il tempo a disposizione unicamente su esso. Ci deve essere, e c’è, qualcos’altro.
È sbagliato credere che una facoltà di questo genere sia simile a lettere o giurisprudenza: medicina è l’ingegneria della biologia! Lo studio non può essere rimandato al solo “leggi e ripeti”, il quale poteva andare bene per le interrogazioni di storia delle scuole superiori, qui c’è un ulteriore step necessario: capire!
Esami come fisiologia, dove i testi contano centinaia se non migliaia di pagine, non possono essere “imparati a memoria“: l’esame consisterà in un orale di qualche decina di minuti dove verranno testati mesi e mesi di studio. Non sarà possibile ripetere a memoria 10 capitoli del libro: la domanda sarà concisa, richiederà una risposta altrettanto mirata. Quando si studia il metabolismo non è importante conoscere a memoria tutti i nomi degli acidi coinvolti nel ciclo di Krebs, per quello esistono i manuali! Quello che conta è apprendere i meccanismi, essere in grado di spiegarli ad un bambino o ai propri nonni!
Come deve muoversi, quindi, il neo-studente di medicina? Semplice: bisogna preparare un piano d’azione! Certo, non esiste alcuna formula magica in grado di sfoltire un tomo enciclopedico sull’anatomia umana, ma seguendo questi semplici step lo studio potrebbe risultare più leggero e gradevole:
- Iniziare a studiare in tempo, non una settimana prima! Sembrerà scontato, ma una delle aggravanti principali quando si prepara un esame da 15 cfu è l’ansia: studiare con un buon anticipo permetterà di essere più tranquilli e di avere la situazione sotto controllo.
- Seguire uno schema d’azione preciso:
– Prima lettura
– Sottolineatura
– Seconda lettura
– Mano all’evidenziatore
– Provare a ripetere! - Schematizzare, schematizzare, schematizzare! Non è da tutti, spesso si preferiscono lunghi riassunti a matita piuttosto che provare a creare vere e proprie mappe concettuali.
- Domande/Risposte! Un modo simpatico ed efficiente riguarda l’utilizzo di post-it: da un verso vi si pone la domanda, in quello opposto la risposta. Ora bisogna solo spargerli per tutto il perimetro di casa e provare a rispondere ogni qual volta lo si ha di fronte!
Quando chiesero ad Einstein quale fosse la velocità del suono egli rispose: “Non ricordo informazione del genere a memoria, si possono trovare facilmente nei libri. Lo scopo dell’istruzione non dovrebbe essere ricordare molte cose, bensì insegnare a ragionare!”